(premessa: non ho assistito al corso, non so quale risposta LIPU si sia data)
LIPU organizza corsi online tramite la sua SDAM (scuola Danilo Mainardi). Uno in particolare è interessante: “Ali sull’Italia: Il ritorno degli uccelli migratori e le strategie di conservazione.” Nella presentazione del corso, tenuto dal docente Fernando Spina, si legge da ultimo questo interrogativo: “E soprattutto, come assicurare, con gli opportuni programmi d’azione, che l’Italia sia, per gli uccelli migratori, un posto ancora più accogliente?”.
La risposta che Save the park offre è: evitando di trasformare in sede di mega eventi parchi e aree verdi. Ci sono tante zone a disposizione da poter sfruttare, zone morte da far rivivere (cit.) dove non esistono, stabilmente o di passaggio, esseri viventi. Da lì li abbiamo già mandati via, per destinare quei luoghi al profitto. In questa epoca di collasso ambientale, è ancora accettabile sottrarre ulteriori aree verdi, grandi o piccole, redditizie o no, scientificamente e legalmente attestate come cruciali e ospitanti specie rarissime e super minacciate o costituite semplicemente da rovi e sterpaglie di periferia ospitanti specie comuni? Quando non sarà più accettabile? Quando si passerà dai “programmi d’azione” alle azioni concrete, in loco, per salvaguardarle?
il corso:
Da tempi immemorabili l’Italia è il ponte verde sul mare per milioni di uccelli che, lasciate le savane e le foreste d’Africa, con i loro canti e colori annunciano all’Europa il ritorno della primavera. Un’irrefrenabile urgenza a raggiungere le aree di nidificazione spinge uccelli anche di pochi grammi ad accettare sfide enormi, con voli senza sosta oltre il deserto di sabbia del Sahara e quello d’acqua del Mediterraneo. Quali sono le strategie e le tecniche dei migratori? Come riescono ad affrontare viaggi così lunghi e pericolosi? Quanto c’è di innato e quanto di culturale nelle loro imprese? E soprattutto, come assicurare, con gli opportuni programmi d’azione, che l’Italia sia, per gli uccelli migratori, un posto ancora più accogliente?
il docente:
Già dirigente di ricerca di Ispra e presidente dell’Euring e del Consiglio Scientifico della Convenzione di Bonn sulle specie migratrici, Fernando Spina è tra i massimi conoscitori al mondo di passeriformi transahariani e di strategie di migrazione degli uccelli. Da sempre impegnato nello studio e nella conservazione degli uccelli migratori, ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo dell’inanellamento in Italia. Ha ideato a coordinato il Progetto Rondine Euring, con la partecipazione di 25 Paesi tra Europa, Africa ed Asia, ed il Progetto Piccole Isole di Ispra, attivo da 35 anni, con 7 Paesi mediterranei, oltre 1000 inanellatori volontari ed oltre due milioni di uccelli inanellati. E’ autore dell’Atlante Italiano della migrazione e dell’Atlante Europeo della Migrazione. Per le celebrazioni dei 100 anni di inanellamento nei singoli paesi, è stato Witherby Lecturer nel Regno Unito e keynote speaker in Germania e Finlandia. E’ attualmente consigliere esperto per la connettività della Convenzione di Bonn sulle specie migratrici.
link–> https://corsi.lipu.it/corsi/ali-sullitalia
per chi volesse offrire risposte e/o domande direttamente al docente, ecco i contatti tratti dal sito del Progetto Alpi: https://progetto-alpi.muse.it/it/il-progetto/fernando-spina/
in chiusura, qualche cartolina dal parco Bassani, nel quale fervono i lavori per attrezzarlo come sede dei grandi eventi
- potenti mezzi
- per effettuare gli scavi per posare le infrastrutture necessarie ai grandi eventi
- scavo per dotare il parco della infrastruttura necessaria ai grandi eventi
- pozzetto di cemento
- pozzetti di cemento collegati agli scavi
- un altro pozzetto di cemento
- lavori ai vecchi spogliatoi
- lo stabile dei vecchi spogliatoi della piscina diventerà l’area di accoglienza clienti dei grandi eventi. negozio di souvenir per capirci